Carciofo, tarassaco, cardo mariano,
antiche erbe salutari sempre attuali
Cosa dice la tradizione riguardo al fegato
Il fegato è l’organo interno più grande del nostro corpo. Di fatti, della sua importanza si scriveva già in antichità.
Platone nel Timeo, già nel IV secolo a.C., scriveva che il fegato è la sede dell’anima “bassa”, quella degli appetiti. Inoltre, affermava che è anche lo specchio dove si proiettano le immagini dell’anima “razionale” posta nel cervello. In linea con questa visione, a seconda della qualità delle immagini che vengono riflesse dal fegato, si possono sviluppare moti di amarezza, ira e sogni turbolenti; o viceversa dolcezza, quiete e sonno riposante.
Ma non solo i filosofi discorrevano sulle funzionalità del fegato e la sua connessione con il nostro sé. Dato che anche nella medicina tradizionale cinese, troviamo una relazione tra la mente che elabora il pensiero e “HUN” che regola lo stato emotivo, il sonno e i sogni con sede nel fegato. In questo antico sistema orientale, il fegato, che ospita Hun, è il responsabile dei progetti e delle scelte compiute nello stato di veglia influenzato da ciò che emerge nel sonno.
Più tardi Galeno, che rappresenta il pensiero antico Occidentale, affermerà che il fegato è il generatore del sangue e condivide con il cuore e il cervello il triplo controllo dell’anima: naturale, animale e vitale, e che questo è la sede di un fuoco vitale permanente.
Dagli antichi etruschi, che utilizzavano il fegato per l’arte divinatoria tramite gli “aruspici” (i sacerdoti di quel tempo), alle civiltà di tutto il mondo si trova tutta la documentazione che riguarda l’importanza vitale di questo magnifico organo!
Perché è così importante e quali sono le sue funzioni?
- Il fegato produce la bile che serve a emulsionare i grassi ingeriti e li fa assorbire dall’intestino.
- Permette la sintesi e il catabolismo di ormoni e vitamine essenziali per l’intero organismo.
- È la sede del metabolismo lipidico determinante nel nostro fabbisogno energetico quotidiano.
- Immagazzina glicogeno (riserva energetica) e vitamine (A, Vit B12, D e K), oltre a minerali quali ferro e rame.
- Rimuove ed elimina i rifiuti e le sostanze tossiche che accumuliamo nel corso della giornata.
- Promuove la maturazione di alcune linee cellulari immunitarie migliorando il nostro stato di salute.
Per permettere al fegato di svolgere al meglio tutte queste funzionalità è necessario mantenerlo sano più a lungo possibile.

Un fegato sano attraverso l’alimentazione
La prima cosa da fare è regolare la propria dieta mirando al mantenimento della propria salute generale. Di fatti, diete sbagliate, stress, utilizzo di sostanze come alcool, farmaci, additivi alimentari, possono fare sviluppare squilibri a carico del fegato, come ad esempio una steatopatia, ossia un forte accumulo di grassi nel fegato.
Questa è una condizione nella quale avviene un grande stress ossidativo unitamente ad accumulo di radicali liberi e conseguente attivazione del sistema immunitario, che in fine infiamma il tessuto. Se l’infiammazione si protrae nel tempo si può andare incontro a fibrosi e successiva cirrosi epatica.
Abitudini e piante che ci vengono in aiuto
Nella tradizione mediterranea è sempre esistita la “depurazione”. Un periodo dell’anno, solitamente nel cambio stagione, dedicato al contenimento nell’alimentazione. Durante questo lasso di tempo ci si nutre prevalentemente di cibi “magri” e si utilizzano delle piante sotto forma di tisane, decotti, o elisir che “purificano il sangue e detossinano il fegato”. I grandi protagonisti di questo processo depurativo sono: tarassaco, carciofo, fumaria, e cardo mariano.
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Nella medicina tradizionale cinese invece, si prevede l’utilizzo di un’altra magnifica pianta che è la schisandra. I suoi frutti stimolano l’attività di numerosi enzimi deputati alla detossificazione rendendo meno tossiche anche alcune sostanze ingerite con la dieta.
La tradizionale depurazione è una pratica che sarebbe opportuno continuare a promuovere anche ai giorni nostri dove purtroppo i ritmi frenetici, i cibi pronti, e lo stress sottopongono il nostro fegato a fatiche importanti!
Come eseguire un periodo di depurazione
Per eseguire al meglio una depurazione del fegato si può prevedere un tempo di almeno tre settimane, meglio se in primavera e in autunno, dove ci si dedica a conservare la funzionalità del fegato. Bisognerebbe cercare di mantenere una dieta a base di: molte fibre, meno grassi (privilegiando i grassi polinsaturi come l’olio di oliva) e pochi zuccheri, prediligendo le piante amare come radicchio e cicoria. Accompagnando il tutto con tisane, decotti o elisir officinali.
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Dedicare un piccolo periodo a questo infaticabile amico è la chiave di lunghi periodi di benessere….mettetelo in agenda!