Attributo della Grande Madre regina del Cosmo, “la melagrana” è un simbolo di fecondità e morte.
Antiche leggende e miti
Secondo la mitologia greca, Ade, il dio degli inferi, rapì Persefone per farne la sua sposa. Demetra, madre di Persefone e dea delle messi, per vendetta smise di far crescere il grano.
Zeus ordinò allora ad Ade di restituire Persefone al mondo dei vivi, ma lui ricorse a un trucco:
fece assaggiare a Persefone, prima di lasciarla andare, dei semi di melograno, che avevano il potere di trattenere negli inferi chiunque li avesse mangiati mentre si trovava lì.
Persefone però ne aveva mangiati pochi, per cui poté tornare al mondo dei vivi ma solo temporaneamente, e da allora trascorse metà dell’anno tra i vivi e metà tra le ombre. Demetra decise che le messi sarebbero cresciute rigogliose solo durante quella metà dell’anno che Persefone avrebbe passato insieme a lei.
Nell’Antico Testamento il frutto del melograno ha simboleggiato la Femminilità oltre che la Fecondità e la Prosperità. É il segno della benedizione divina.
Salomone fece scolpire dei melograni sui capitelli della sua reggia, evocandovi non soltanto il simbolo di benedizione divina, ma anche quello della Regalità a causa della sua coroncina.
Origine ed evoluzione del melograno
L’alberello del melograno (Punica granatum) proviene da una regione che si estende dal Punjab, in India, ai territori a sud del Caucaso; ma fin dall’ antichità si era diffuso in Asia Minore, e successivamente nei paesi mediterranei.
All’inizio della primavera nascono le foglioline di un colore rossiccio rugginoso. Verso fine maggio sbocciano i fiori che si aprono come una stella a sei punte di colore rosso-arancio.
Dai fiori fecondati crescerà un frutto simile a una grossa bacca, che giunta a maturazione nell’autunno sarà sovrastata da una coroncina e assumerà diverse gradazioni di rosso, svelando al suo interno gli innumerevoli semi sanguigni.
Impieghi antichi e moderni del melograno
L’ambiguo melograno è dunque un frutto divino, che nella polpa succosa dei suoi numerosi semi offre un succo fortificante, ma anche le sue scorze e le sue radici sono ricche di principi attivi. È stato impiegato come febbrifugo, antivomito, antitosse e vermifugo.
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È un frutto carico di antiossidanti, fosforo, magnesio, vitamina C e potassio. Inoltre, il melograno ha uno squisito profumo rinfrescante ed è un ottimo nutriente topico con proprietà anti-age da impiegare per viso e corpo.
Per di più, sulle tavole delle feste invernali non può di certo mancare il melograno! I tanti arilli che si trovano dentro al frutto richiamano un significato molto simile alle lenticchie: monete, e quindi ricchezza. Per questo è considerato uno tra i cibi ben augurali da mangiare nelle feste di Natale e Capodanno.
Un’ultima curiosità: la bevanda “granatina” prende il nome da una antica ricetta, fatta con succo di melograno e sciroppo, che viene arricchita con del karkadè.